Dopo i tre film di spiderman e due film di Amazing spiderman un nuovo reboot, un nuovo Peter Parker molto giovane per questa avventura davvero ben fatta
Un nuovo Spiderman giovane e inesperto
Nel film SpiderMan: Homecoming diretto da Joan Watts Peter Parker è un adolescente che riesce ad acquisire, attraverso il morso di un ragno che era stato geneticamente modificato, una serie di straordinarie abilità che in parte richiamano proprio quelle dell’aracnide.
Questo lo porta a condurre una seconda vita segreta, durante la quale la sua attività è quella di combattere criminali e super criminali che si muovono per le strade di New York.
Questo supereroe adolescente, al contrario delle precedenti versioni, affronta tutte le problematiche quotidiane in cui si imbatte un comune quindicenne americano, ma non solo. Peter Parker, nei panni di SpiderMan non è un semplice adolescente che deve affrontare il suo quotidiano e i suoi problemi ma cerca anche di salvare la sua città da super nemici e mille avversità, tra cui aver affrontato Captain America e aver incontrato Iron Man.
Nelle prime scene del film si potranno notare tutte le prove che fa il personaggio per abituarsi ai suoi poteri mentre si trova al liceo o in mezzo ad altri ragazzi della sua età, solo dopo un po’ di pratica riuscirà a controllare le abilità acquisite alla perfezione.
L’obiettivo principale di questo giovane SpiderMan è quello di entrare negli Avengers, a costo di mettere in secondo piano tutto il resto, come la ragazza di cui si prende una cotta, gli amici e a volte la scuola. Vuole fare bella figura con i famosi supereroi e per questo cerca sempre di compiere azioni che gli vengono sconsigliate come affrontare il numero uno dei suoi nemici: l’Avvoltoio.
Peter, infatti, viene a sapere dei piani di Toomes e dei suoi scagnozzi e si mette in testa di volerli fermare.
Quando le cose si mettono male, per fortuna interviene Tony Stark, alias Iron Man, a salvarlo. Ormai l’eccentrico miliardario è diventato a tutti gli effetti un mentore per il giovane Spiderman.
Tra un combattimento e un piano criminale sventato, Peter Parker deve anche portare avanti la sua vita scolastica e sociale, il tutto cercando di mantenere nascosta la sua identità ai compagni di scuola, a Liz (la ragazza per cui ha una cotta) e alla zia May (interpretata magistralmente da Marisa Tomei)
Tom Holland un perfetto Spiderman Adolescente
L’attore che interpreta il giovane supereroe in Spider-Man: Homecoming è Tom Holland che per entrare nel personaggio sostiene di essersi ispirato ad Andrew Garfield e Tobey Maguire, ma afferma anche che ha dato qualcosa di più personale al suo personaggio, rendendolo unico e diverso da tutti gli altri Spider-Man della storia, complice anche la sua giovane età (più vicina a quella effettiva di Peter agli inizi della sua avventura).
Holland entra nel suo personaggio, oltre che con l’ispirazione e la preparazione scenica, anche con uno studio approfondito presso la “Bronx High School of Science”.
Il giovane attore inglese era già noto al grande pubblico per le sue performance in film come The Impossible e Heart of the Sea, ma è la prima volta che viene ingaggiato per il ruolo da protagonista in una pellicola di tale portata.
Tom Holland regala al personaggio freschezza, giovinezza e tenacia ideali per riuscire ad affrontare le prime avversità di un compito arduo come quello del supereroe, in modo nuovo e maturo, conscio dei grandi poteri di cui è stato investito e delle grandi responsabilità che ne conseguono.
“Il mio Peter Parker è in continua evoluzione” ha dichiarato l’attore britannico, “c’è molto da esplorare, anche dopo la fine del film”.
Come sappiamo, infatti, la storia dello Spiderman di Holland continua in un sequel mozzafiato dal titolo Spider-Man: Far From Home.
Bonus: Holland riesce a tenere testa magistralmente al cast che lo circonda, un insieme di attori del calibro di Michael Keaton, Robert Downey Jr, Jon Favreau, Marisa Tomei, Tyne Daly, Zendaya e Donald Glover.
Il nemico numero uno in questo film è l’avvoltoio
All’interno del film il nemico indiscusso di SpiderMan è l’avvoltoio, interpretato da un fantastico Michael Keaton che torna a vestire in calzamaglia (è stato il Batman di Tim Burton, ma anche il Birdman di Iñárritu), accompagnato dalla sua squadra di cattivi.
Dietro all’avvoltoio, uno dei primi acerrimi nemici del nostro amichevole Spiderman di quartiere, si cela l’identità di Adrian Toomes. Il personaggio di Adrian, deluso dal suo fallimento lavorativo come ingegnere elettronico che è conseguito alla chiusura della sua attività, decide di darsi al crimine e sfrutta la sua tuta alare realizzata con ali meccaniche per distruggere gli Avengers e terrorizzare la città di New York.
Il cattivo del film mostra ai telespettatori che si può nascere buoni e salvare la città ma anche diventare cattivi e cercare di distruggerla.
L’avvoltoio è un personaggio complesso, che scompare per poi tornare a più riprese nelle avventure di Spiderman. Come altri supereroi come Iron Man, anche l’avvoltoio non ha superpoteri, se non la sua incredibile intelligenza e la sua vastissima conoscenza in campo tecnologico che gli ha permesso di costruirsi una tuta speciale in grado di consentirgli di volare e ne aumenta esponenzialmente la forza e l’agilità.
Con Spider-Man: Homecoming è la prima volta che vediamo questo personaggio sul grande schermo, essendo stato fino ad ora relegato al mondo dei fumetti e dei cartoni animati a tema Uomo Ragno.