Il primo aspetto che colpisce di questa 2DS è sicuramente il design che abbandona la chiusura a “conchiglia”.
Questa 2DS si presenta come un palmare compatto e solido, alto 127 mm, lungo 144 mm e con uno spessore massimo di 20,5 mm, dovuto al profilo leggermente cuneiforme.
La scelta di Nintendo è chiara. La robustezza della scocca, la solidità della console, semplice e intuitiva: tutte caratteristiche che fanno pensare ad un target di pubblico molto giovane, compresi bambini sotto i 6 anni.
In questo senso il design è più che funzionale, resistente e adeguato per la fascia d’età a cui è rivolto. Anche il resto della console appare riadattata in modo funzionale.
Rispetto al suo fratello maggiore, il Nintendo 3DS, chiaramente non ha la funzionalità della visione 3D dei giochi, ma in compenso il costo della console è decisamente più contenuto
Caratteristiche del Nintendo 2DS
Superato il primo scoglio legato alla forma, la 2DS propone anche una nuova disposizione generale. Ritornano i due schermi LCD a cui gli altri modelli DS ci avevano abituati, solo rigidamente disposti uno sotto l’altro per via della scocca. Quello superiore, più ampio, è da 3,53 pollici, ed ospita la maggior parte dell’azione.
Quello inferiore, più piccolo, da 3,02, è touch screen e svolge tutta una serie di funzioni interattive, diventando all’occorrenza anche una sorta di pad supplementare.
L’interazione con lo schermo inferiore viene effettuata anche in questa versione con il canonico pennino, celato nell’apposito vano laterale destro.
Anche la disposizione dei comandi è stata intelligentemente ripensata per adattarsi perfettamente alla nuova forma. I tasti dorsali L e R sono perfettamente responsivi e comodi da raggiungere. Sono stati ridisegnati con una forma ampia e scanalata.
Le freccette e l’analogico direzionale non emettono più quel lieve “clic” che distingueva i predecessori.
Nel complesso la mossa di spostare tutti i controlli principali nella parte alta della console, (a sinistra dello schermo principale i direzionali, a destra i tasti d’azione X, Y, B, A), appare come una scelta logica e naturale, poiché, come accennato prima, l’azione si svolge proprio lì. Risultano spostati anche i tasti Start e Select, non più sul fondo della console, bensì sulla destra del touch screen; al di sotto di questi è presente il pulsante dell’accensione.
Da registrare anche la migrazione del tasto home, ora trasferitosi in posizione bassa e centrale sotto il touch, e il tasto riservato all’attivazione sleep. Per quest’ultimo parlare di una migrazione non sarebbe del tutto corretto: più corretto, invece, parlare di un’integrazione vera e propria. I precedenti modelli DS, per via del design a conchiglia, entravano automaticamente in modalità di riposo una volta richiuse.
Per questo motivo Nintendo 2DS ha avuto necessità di inserire un apposito tasto.
Notevoli differenze si riscontrano sul cambio di rotta per quanto riguarda l’effetto 3D stereoscopico.
Con i precedenti DS, Nintendo si era sforzata di realizzare una sorta di immersione tridimensionale all’interno dei titoli, attivabile tramite apposito tasto. In questa 2DS il selettore scompare, così come la pretesa di un 3D a volte forzato. Questa console sembra prediligere l’immediatezza e il comfort durante le partite.
Discorso diverso per quanto riguarda l’audio, presente in versione stereoscopica nelle precedenti versioni e ridotto ad un singolo altoparlante mono su Nintendo 2DS.
Purtroppo questa modifica porta ad un drastico calo della qualità del sonoro, che non riesce ad essere sufficientemente immersivo e nitido come quello offerto dalle altre versioni DS. Per ovviare al problema è comunque possibile inserire un paio di cuffie nell’attacco jack e godere della qualità stereo.
Scendiamo ora ulteriormente nel dettaglio, e diamo un’occhiata all’hardware.
Uno sguardo all’hardware del Nintendo 2DS
La dotazione hardware di Nintendo 2DS non si discosta molto da quella del 3DS, tant’è vero che permette di processare tutti i titoli della precedente versione. La formula delle componenti interne è stata sicuramente rivista, sacrificando la pretesa del 3D stereoscopico in favore di una maggior fluidità in game.
La batteria è stata migliorata e garantisce 5,5 ore di autonomia di gioco. Sono state montate tre fotocamere, una interna e due esterne. A differenza del 3DS, quelle esterne non riproducono scatti tridimensionali. Sono implementati dei sensori di movimento e rotazione, veramente responsivi. Un ultima menzione va fatta per l’attivazione WiFi, ora attivabile dal menu e non attraverso l’apposito tasto.
I giochi più venduti di Nintendo 2DS
Altro punto di forza di questa console è la retro compatibilità. Nintendo ha reso possibile accedere a tutto il parco titoli delle precedenti versioni, 3DS inclusa. Per questo motivo Nintendo 2DS può vantare una scelta ampissima di giochi. Legati al mondo Super Mario, gli immancabili sono Mario Kart 7, Mario Sport Supertars e Mario Party.
Accanto a questi abbiamo gli appassionanti titoli della saga di The Legend of Zelda: Ocarina of Time, che già aveva riscosso notevole successo su 3DS, e A link between world, rientrati di diritto nella versione Nintendo selects.
Tra le menzioni onorevoli rientrano Pokemon X e Pokemon Y, sicuramente tra i giochi più apprezzati.
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Se la vostra fame di platform non conosce limiti, non potrete non provare a fare due salti su Donkey Kong country 3D returns.