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Un po’ di storia di questa console 8 bit
Il Nintendo Entertainement System, meglio noto con l’acronimo NES è una console per videogiochi a 8 bit, lanciata sul mercato da Nintendo tra il 1983 e il 1995.
Questa console è riuscito a risollevare il settore videoaulico, che nel 1983 era in piena crisi, grazie a titoli come Super Mario Bros, The Legend of Zelda, Castelvania e tanti altri, che avevano un livello qualitativo molto più alto.
La console ottenne fin da subito un gran successo, solo in Giappone furono vendute oltre 65 mila unità. Ancora oggi è considerata una delle console migliori di tutti i tempi e una delle più importanti per aver concesso a terze parti di sviluppare software, un sistema lavorativo adottato ancora oggi.
Il Nes di certo non è stata la prima console per videogiochi, ma visto il successo ottenuto dai giochi arcade nei primi anni ’80, Nintendo voleva un console per videogiochi a cartucce removibili, che fosse così potente da non poter avere nessuna concorrenza sul mercato per almeno un anno.
L’onere di sviluppare questo progetto venne affidato a Masayuki Uemura, responsabile dei giochi elettronici della società. che per contenere i costi della console decise di utilizzare un processore ad 8 bit, realizzato da MOS Techonology.
Trattandosi di un prodotto sviluppato per ragazzi, a livello estetico la console, sembrava proprio un giocattolo: una scatola di plastica bianca, con rifiniture rosse e un controller attaccato direttamente alla macchina. Proprio il controller, a forma di rettangolo di colore grigio, si è rivelato come una vera e propria rivoluzione nel mondo dei videogame, è stato il primo ad avvalersi della croce direzionale ideata da Gunpei Yokoi. In commercio si trovavano due diverse versioni di controller per l’edizione americana ed europea, che non solo differivano per il colore, ma anche per alcune funzionalità.
In NES venne messo in commercio in Giappone il 15 luglio del 1983 al costo di 14800 yen. All’inizio le vendite fecero un po’ fatica a decollare, anche a causa di alcuni difetti che la facevano inceppare. La scheda madre venne allora rinnovata e, nel 1984, si ebbe un vero e proprio boom di vendite. Visto il grande successo, Nintendo decise che era il momento di farla conoscere anche all’estero e stipulò un contratto con Atari, il suo rivale, che doveva occuparsi proprio della commercializzazione della console all’estero.
L’accordo saltò quando al Consumer Electronics Show del 1983, alcuni dirigenti Atari, notarono una conversione di Donkey Kong per Coleco Adam. Pensarono che Nintendo avesse venduto i diritti anche ad altre società e decisero allora di non collaborare più.
La società nipponica dovette allora occuparsi lei stessa della diffusione della console e solo due anni più tardi, dopo aver revisionato l’aspetto estetico, Nintendo presentò il NES a al CES di Chicago.
Anche se il prezzo non era molto economico, 249,99$, il successo della console fu indiscusso. In Europa arrivò solo nel 1986, mentre in Italia nel 1987. All’inizio degli anni ’90 si diffuse in maniera esponenziale il mercato dei cloni del NES. I cloni continuavano ad essere prodotti anche dopo la dimissione dell’originale NES. Alcuni cloni erano anche più sofisticati e potenti dal punto di vista hardware dell’originale.
Per fermare il mercato dei cloni, Nintendo corse ai ripari avviando azioni legali, soprattutto per quelle console che non necessitvano delle cartucce, ma avevano i giochi preinstallati.
Nel 2016 Nintendo ha annunciato una riedizione della console: il Nintendo Classic Mini NES. La console versione mini, possiede ben 30 giochi ed è pensata per le tv moderne, perchè si collega semplicemente attraverso l’uscita HDMI. I più nostalgici possono selezionale la modalità tubo catodico per simulare l’aspetto che i giochi avevano sulle vecchie tv.
Caratteristiche hardware del NES
Ecco le caratteristiche Hardware della console di casa Nintendo.
– CPU: microprocessore a 8-bit 2A03 con clock a 1.79 MHz per la versione NTSC americana e 2A07 con clock a 1.66 MHz per la versione PAL europea, prodotto dall’azienda Ricoh derivato dal MOS 6502.
– Processore GPU: 8-Bit PPU (Picture Processing Unit), il NES utilizzava un processore video chiamato “Picture Processing Unit” (PPU), prodotto sempre da Ricoh.
– Memoria: Il NES contiene 2 kB di RAM utilizzabile dalla CPU come memoria temporanea (WRAM). Altra RAM, fino ad un massimo di 8 kB, può essere indirizzata direttamente da una cartuccia giochi.
– Audio: La CPU del NES integra un generatore sonoro programmabile capace di gestire 5 canali audio: 2 canali supportano la modulazione dell’onda con duty cycle variabile (12,5%, 25%, 50% e 75%), 16 livelli di volume e portamento gestito via hardware con frequenze da 54 Hz a 28 kHz. Gli altri canali sono: un generatore di onde triangolari a volume fisso con una frequenza variabile da 27 Hz a 56 kHz.
I giochi di maggior successo del NES
Super Mario Bros
Ideato dal genio Shigeru Miyamoto, Super Mario Bros, è un videogioco platform a scorrimento orizzontale. L’obiettivo del gioco è quello di attraversare il Regno dei Funghi per sconfiggere il nemico, Bowser, e liberare la principessa Peach.
The legend of Zelda
Altro capolavoro di Miyamoto, The legend of Zelda, è uno dei giochi più importanti della storia per aver rivoluzionato il mondo dei videogame. Il gioco segue le vicende di Link, che nel regno immaginario di Hyrule deve trovare gli otto pezzi che costituiscono la Triforza, sconfiggere Ganon e salvare la principessa Zelda.
Castelvania
Sviluppato da Konami, Castelvania, permette di giocare nei panni di Simon Belmont che armato di frusta ammazzavampiri deve farsi strada tra mummie, pipistrelli e sconfiggere il temibile Frankstein per raggiungere il castello del conte Dracula e sconfiggerlo in uno scontro finale a dir poco epico.