Playstation 1

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Un pò di storia della Playstation 1

Quando la Sony ideò la sua prima PlayStation nel novembre 1993, la multinazionale giapponese non aveva alcun tipo di esperienza con la produzione di videogiochi.

Nonostante le incerte premesse, però, la PlayStation 1 diede il via a una vera e propria rivoluzione nel mondo del gaming, in particolare andando ad aumentare notevolmente le vendite di videogiochi nel formato CD-ROM.

Sembra che la Playstation 1 sia nata per “caso”. La Sony doveva sviluppare un chip per la Nintendo e lo sviluppa, poi per problemi contrattuali la Nintendo (che non accettava che la Sony avesse scritto sul contratto che aveva diritti sui giochi del SNES-CD) e così la Sony invece di abbandonare il progetto va avanti e sviluppa la Play 1

Nel mese di dicembre del 1994, il distacco della Sony denominato Sony Computer Entertainment rilasciò ufficialmente la prima PlayStation.

Con una tecnologia 3D e con il più veloce processore per gaming allora disponibile, quello che Sony aveva costruito non era semplicemente un gioco, ma uno strumento interattivo in grado di appassionare persone di tutte le età. In soli sei mesi, Sony riuscì a vendere un milione di pezzi.

Il prossimo obiettivo era ora conquistare il mondo del gaming, rendendo la PlayStation un vero e proprio stile di vita, piuttosto di un semplice prodotto.

La PlayStation 1 venne rilasciata ufficialmente negli Stati Uniti e in Europa nel settembre del 1995, con abbondanti ed efficaci campagne di marketing che contribuirono all’enorme diffusione della console.

A partire da allora, il successo di PlayStation continuò ad aumentare, grazie a dei giochi sempre più interattivi e pensati per soddisfare ogni tipo di utente.

Caratteristiche hardware della Playstation 1

Per quanto riguarda l’hardware della PlayStation, il designer Ken Kutaragi si rese conto della difficoltà di bilanciare aspetti tra loro opposti come alte prestazioni, basso costo e facilità di programmazione.

Ken Kutaragi affermò inoltre che sarebbe stato utile raddoppiare la RAM ma, se così fosse stato fatto, il costo sarebbe inevitabilmente lievitato, e la PlayStation 1 non avrebbe avuto vendite così alte. PlayStation 1 utilizzava un’unità di compressione video denominata MDEC, che era integrata nella CPU e consentiva la presentazione di video full motion con una qualità superiore rispetto ad altre console del periodo.
Per quanto riguarda le altre componenti hardware, esse sono le seguenti:
– CPU: 32-bit RISC (33.9MHz);
– RAM: 2MB principale, 1MB Video RAM;
– Grafica: 3D Geometry Engine, con rotazione 2D, ridimensionamento, trasparenza e dissolvenza;
– Colori: 16.7 milioni;
– Risoluzione: 640×480;
– Suoni: 16bit.

Il successo della PS1 è dovuto in gran parte ad una grandissima quantità di giochi disponibili a catalogo, ma anche perchè la sua “potenza” hardware ha permesso agli sviluppatori di realizzare sequel nettamente superiori ai primi capitoli.

Ad esempio se si guarda Resident Evil e Resident Evil 2 salta subito all’occhio la differenza di grafica, ma l’hardware che li faceva girare era la stesso, erano gli sviluppatori che usavano tutta la potenza di calcolo possibile

I giochi di maggior successo della Playstation 1

Molti giochi su PlayStation 1 hanno veramente fatto la storia, e sono oggi ricordati con nostalgia da molti appassionati.

Il gioco più diffuso della Playstation 1 è  stato Gran turismo, abbreviato con GT che ha avuto anche un seguito sulla PS1 Gran Turismo 2,  una rivoluzione per quell’epoca per i giochi di auto. Bisognava predere la “patente” virtuale e la realizzazione delle piste e del realismo erano perfetti per quell’anno

Alcuni dei giochi di maggior successo sono stati:

Castlevania: Symphony of the Night: questo gioco si basava sulla figura di Alucard, figlio di Dracula che combatte i tremendi mostri del castello per proteggere l’umanità da suo padre.

Symphony of the Night aveva una visuale 2D, nonostante il trend si stesse spostando verso il 3D, ma ebbe comunque un grande successo.

Resident Evil: il primo e Resident Evil 2 sono stati due giochi avveniristici, sia per la grafica super moderna (soprattutto il secondo) e la tipologia del gioco molto particolare hanno reso questi giochi delle pitre miliari e negli anni poi la serie Resident Evil ha aggiunto molti giochi ai primi capitoli

Metal Gear Solid: i giocatori di Metal Gear Solid interpretavano il ​​ruolo di un soldato il cui compito era quello di infiltrarsi nel covo di un gruppo di malviventi che minacciavano gli Stati Uniti con un attacco nucleare.

La grande varietà di tecniche e strumenti in possesso del protagonista rese questo gioco uno dei più interattivi del momento, dal momento che ai giocatori era richiesto adottare numerose tattiche per eludere ed eliminare le guardie.

Tomb Raider 2: il primo Tomb Raider pose le basi dei giochi di azione 3D, ma anche il suo sequel riuscì a competere con il grande successo della prima versione. Con Tomb Raider 2, la cacciatrice di tesori internazionale Lara Croft diventò presto uno dei personaggi più iconici e amati del momento.

Tomb Raider 2 si basava su un ampliamento della versione precedente, con l’aggiunta di controlli raffinati, ambienti più grandi e set più emozionanti.

Tekken 3: un vasto e diversificato elenco di personaggi e una grafica davvero impressionante per il periodo resero Tekken 3 un classico istantaneo, che ha ancora oggi l’onore di essere il secondo gioco di combattimento più venduto su qualsiasi piattaforma di tutti i tempi. Tekken 3 aprì le porte ai giochi di combattimento che, a partire dall’uscita di questo gioco, iniziarono la loro crescita e sviluppo.

Crash Bandicoot: la trilogia di Crash Bandicoot si identifica come una delle serie di piattaforme 3D più iconiche dell’epoca. La trama di base di questa versione vede Crash Bandicoot, il marsupiale australiano, in missione per impedire al Dr. Neo Cortex di conquistare il mondo.

All’epoca, Crash Bandicoot era molto apprezzato soprattutto per la sua grafica, che ricordava più un cartone giocabile piuttosto di un gioco come gli altri.

Negli anni successivi alla trilogia è stato aggiunto Crash team Racing, un gioco che ricordava Mario Kart, con i personaggi di Crash Bandicoot

Spyro the Dragon: nonostante fosse il più piccolo della sua specie, Spyro era un drago molto capace. Attraverso salti, voli e fiammate, Spyro combatte contro il malvagio Gnorc e i suoi seguaci. Amato ancora oggi, questo gioco ebbe grandissimo successo in particolare grazie all’iconicità del personaggio: a chiunque piacerebbe essere un drago.

La PS1 ha cambiato radicalmente il mondo dei videogiochi  dal 1994 è entrata prepotentemente nel mondo dei videogames rivoluzionandolo. I giochi erano molto coinvolgenti e con una fantastica grafica ed un 3D che fino a quel tempo era abbozzato è diventato molto realistico per quegli anni.