Ritorno al futuro è indubbiamente uno dei film di fantascienza più famosi e popolari che, nel 2015, ha compiuto trent’anni. Ritorno al futuro (o Back to the future in originale) è il primo capitolo di una trilogia con un successo incredibile a livello mondiale diretta da Robert Zemeckis
A riguardalo ai giorni nostri potrebbe sembrare scontato o addirittura banale, ma la verità è che negli anni ottanta, in occasione della sua uscita, suscitò grande interesse e stupore, tanto da essere riconosciuto, tutt’ora, come uno dei film più celebri dell’epoca.
La notorietà di questa pellicola fu tale da utilizzarne una citazione in occasione del discorso di Stato del 1986 di Ronald Reagan che, per enfatizzare i processi tecnologici e sottolineare la meraviglia dell’epoca in cui stava vivendo l’America disse: “Come dicono in Ritorno al Futuro: “Strade?! Dove stiamo andando non c’è bisogno di strade!”.”
Uscito negli Stati Uniti il 3 luglio 1985, la regia fu curata da Robert Zemeckis, che ne scrisse la sceneggiatura affiancato da Bob Gale.
Fu proprio a quest’ultimo che venne l’idea per il soggetto del film, sfogliando l’annuario del liceo di suo padre e immaginando cosa sarebbe potuto accadere se lui stesso avesse interferito con nella relazione dei suoi genitori quand’erano giovani. Solo parlandone con Zemeckis, Gale fu in grado di dare concretezza alla sua illuminazione, arrivando alla definizione della trama e dei dettagli della sceneggiatura.
Le riprese durarono un centinaio di giorni, a cui seguirono mesi di post-produzione piuttosto intensi per consentire il corretto montaggio delle scene (alcune delle quali furono tagliate per accorciare le tempistiche della pellicola) in vista della repentina uscita del film prodotto da Steven Spielberg.
Ritorno al futuro 1 (venne chiamato con il numero perchè la trilogia èstata tutta di successo) è forse stato il film più stupefacente di tutti
Il film incassò in tutto il mondo 381 milioni di Dollari (parliamo degli anni 80) e solo negli Stati uniti incassò 210 milioni di Dollari il miglior incasso di quell’anno
Indice
La trama di Ritorno al Futuro
Protagonista indiscusso di questo film è il diciassettenne Marty McFly, aspirante rockstar, che suona la chitarra in una band con cui non riesce a sfondare in alcun modo, escluso persino dalla performance per il ballo scolastico.
Fidanzato con Jennifer Parker, Marty è un ragazzo gentile e di animo buono, ma fortemente insoddisfatto della sua vita che considera piatta e senza grandi entusiasmi. La sua infatti è una famiglia al limite dell’ordinarietà: la mamma, Lorraine, conduce un’esistenza triste e inconcludente, spesso rallegrata da qualche bicchiere di troppo mentre il padre, George, è incapace di ribellarsi al suo capoufficio di cui è succube. Infine, i suoi due fratelli maggiori non spiccano per personalità e intraprendenza: vivono ancora con i genitori e svolgono lavori poco gratificanti.
L’unico elemento di vero colore nella vita di Marty è l’amicizia con un anziano stravagante scienziato, Emmett Brow, simpaticamente soprannominato Doc.
Sarà proprio Doc a coinvolgere Marty in un esperimento apparentemente oscuro: dovranno incontrarsi di notte nel parcheggio di un enorme centro commerciale e, stando alle premesse, il ragazzo dovrebbe limitarsi a filmare l’intera scena dell’esperimento.
Corre il 1985, quando, nella notte concordata, Marty raggiunge il parcheggio e qui trova una DeLorean modificata e trasformata in macchina del tempo che, secondo Doc, dovrebbe essere in grado di inviare un minuto in avanti il cane dello scienziato (Einstein). Durante l’esperimento Marty verrà erroneamente spedito al 1955, data del tutto casuale inserita da Doc per tentare di spiegare a Marty il funzionamento della macchina del tempo.
Proiettato a trent’anni prima, Marty inizierà a cercare il giovane Doc che si presume essere in grado di aiutarlo a tornare nel suo tempo.
Tuttavia, prima di poter ritornare nel 1985 le peripezie saranno piuttosto lunghe. Prima fra tutti Marty dovrà cercare di convincere Doc, che, di fronte ai racconti del ragazzo sull’accaduto resterà interdetto ed incredulo. Il protagonista riuscirà a sfatare ogni dubbio dello scienziato solo citando il fulmine che il 12 novembre 1955 avrebbe danneggiato l’orologio della città fermandolo.
Nel frattempo Marty si troverà coinvolto in una serie di episodi che gli permetteranno di vedere il primo bacio tra i suoi genitori e, inconsapevolmente, gli consentiranno di cambiare radicalmente futuro della sua famiglia.
Infatti, proprio quando Marty torna nel suo presente, nel 1985, troverà il padre realizzato come scrittore di successo, la mamma appagata e i fratelli con una brillante carriera ben avviata.
La scena dell’orologio di ritorno al futuro e del fulmine è diventata una scena cult e appassionante che si può guardare e riguardare ancora oggi dopo più di 30 anni
Il cast e la colonna sonora di Ritorno al futuro
Per interpretare Marty McFly, nel primo episodio della trilogia, fu scelto Michael J.Fox, ruolo che, più di ogni altro, gli concesse una grandissima notorietà.
Il ruolo di Doc è stato interpretato da Christopher Lloyd, che inizialmente non era convinto di vestire i panni di un bizzarro inventore. Lloyd accettò soltanto dopo aver letto la sceneggiatura e aver proposto alcune modifiche al personaggio ispirandosi liberamente ad Einstein, che nel film divenne il nomignolo del suo fedele amico a quattro zampe.
Un indimenticabile aneddoto sul personaggio di Doc è la sua esclamazione “Great Scott!” utilizzata in sostituzione della più comune “Great God!” tipica dagli inglesi per esprimere entusiasmo e stupore senza nominare la divinità. Non si conosce bene a chi ci si riferisca con Scott, quel che è certo è che nella traduzione italiana è stata coniata l’affermazione “Grande Giove!”, a rimando del pianeta più grande del nostro sistema solare.
Nella colonna sonora di ritorno al futuro spiccano brani di Huey Lewis, Eric Clapton, Lindsey Buckingham e di Alan Silvestri a cui appartiene anche la parte orchestrale.
In realtà la musica per definizione è rappresentata dal pezzo “Back to the Future”, che è stata poi riproposta anche nei due film successivi della saga.
La Delorean
Un ruolo fondamentale è riservato dalla DeLorean, una macchina dalla linea inconfondibile la cui particolarità era quella dell’apertura delle porte in verticale.
Possiamo considerare questa macchina una vera e propria coprotagonista del film, infatti le portiere che si aprono verso l’alto e il suo inconfondibile colore grigio, la rendono assolutamente perfetta per questo film
Per il film fu attrezzata con dei circuiti temporali che si azionano con il semplice inserimento della chiave.
Una volta accesa la macchina, attraverso l’ausilio di una tastiera, il conducente avrebbe potuto inserire la data e l’ora di destinazione, accendere il motore e procedere ad una velocità di miglia orarie. Infine, per quanto concerne la posizione geografica, la macchina sarebbe arrivata esattamente al punto di partenza.
A voler citare le prime bozze di sceneggiatura, la macchina del tempo doveva essere “interpretata” da un frigorifero. Tuttavia il registra pensò che potesse essere pericoloso: il film era indirizzato principalmente ad adolescenti che, nell’infruttuoso tentativo di imitare il protagonista Marty, avrebbero potuto chiudersi nel frigorifero di casa.
La scelta dell’automobile garantì, nel complesso, una riduzione di costi e una semplificazione della trama.
Gadget di ritorno al futuro
Ancora oggi è possibile trovare motlissimi gadget del film, ci sono davvero molti appassionati di ritonno al futuro, orologi di ritono al futuro ne trovate di mille colorazioni, e poi modellino delorean ritorno al futuro 1 ma anche le statue di Marty e Doc, per non parlare della famosissima targa del film ” OUTATIME” che li accompagna per tutta la trilogia
Trovate anche delle riproduzioni bellissime dell’almanacco sportivo, che rese ricco Beef nel secondo capitolo della saga